22/02/10

Morte di un parcheggiatore.

È morto Alexander Haig, ex segretario di stato USA, all'epoca della amminstrazione di Ronald Reagan (1981-1989). Il "falco" Haig, dopo aver combattuto in Corea e in Vietnam, iniziò la sua ascesa politica negli anni settanta diventando segretario generale della Nato, negli ultimi anni '70, e conducendo un durissimo scontro strategico con l'Unione Sovietica sulla questione dei missili.
Secondo la biografia ufficiale, "President Reagan: The Role of a Lifetime", scritta da Lou Cannon nel 1991, Haig, rivolgendosi al presidente, parlando di Cuba, disse “Give me the word and I will turn that island into a fucking parking lot”, un classico della diplomazia nordamericana, che si può liberamente tradurre in "datemi l'ordine e convertiremo quell'isola in un fottuto parcheggio".
Fu proprio Haig a dare impulso alle prime azioni nordamericane sotto copertura in centroamerica, contro la guerriglia del Guatemala, contro il Frente Farabundo Martí in El Salvador e contro il governo il sandinista del Nicaragua.
Per cui fanno effetto le parole di cordolio pronunciate dal presidente Barack Obama "Oggi piangiamo la perdita di un grande americano che ha servito il nostro paese con la distinzione", "il nostro guerriero migliore nella tradizione diplomatica di coloro che dedicano la loro vita al servizio pubblico".
Adesso che si torna a discutere di Malvines, torna in voga un'altra perla di Haig, che fu inviato a mediare tra Gran Bretagna e Argentina in occasione della guerra delle Falklands-Malvine nel 1982.
In una intervista pubblicata del 2007 dal quotidiano argentino Clarín, il "mediatore" disse: “risultava chiaro che in caso di guerra, gli Stati Uniti appoggerebbero la Gran Bretaña”.

16/02/10

Altro omicidio in Honduras

Altro omicidio mirato a colpire la resistenza hondureña. Lunedì 5 febbraio è stato assassinato il militante JULIO FUNES BENITEZ, del Sindicato de Trabajadores del Servicio y Acueductos y Alcantarillados, SITRASANAA. Colpito con una raffica partita da un taxi in corsa, nelle immediate vicinanze de Brisas del Norte, in Comayaguela. L'assassinio di Funes Benítez si aggiunge alla ormai lunga lista di esecuzioni a dano dei militanti del Frente Nacional de Resistencia Popular, FNRP, che lottano contro il golpe di stato in Honduras, contro il residente Zelaya Rosales, il 28 giugno del 2009.
Fonte. Departamento de Prensa y Divulgación del COFADEH
Foto: TIEMPO/Wilmer Romero 

Honduras: torna la radio dei garifuna

Radio Faluma Bimetu de Triunfo de la Cruz, è tornata a trasmettere a più di un mese dall'attentato incendiario da parte dei sicari golpisti. 
Era il 6 gennaio scorso, all'alba, quando la radio comunitaria garífuna fu incendiata da sconosciuti, che ne hanno saccheggiato le attrezzature.

11/02/10

Ancora sconosciuti gli autori dell'omicidio di Yaneth

A più di una settimana dal ritrovamento del corpo dell'attivista del Fronte Nazionale della Resistenza Popolare (FNRP) in Honduras, Yaneth Vanessa Zepeda, le autorità del nuovo governo di Porfirio Lobo non hanno ancora trovato gli autori del grave fatto.
La giovane attivista di 29 anni, madre di tre figlie, è stato rapita e assassinata da ignoti. Il suo corpo fu trovato il 3 febbraio dopo che era stato gettato fuori da un veicolo in corsa nella città di Loarque, a sud di Tegucigalpa.
Il corpo non riportava ferite da arma da fuoco o segni di accoltellamento e non si evidenziavano segni di violenza o di furto.

Andres Pavon, presidente del Cofadeh, ha ricordato, in un'intervista a Radio Globo, che gli unici ad utilizzare la tecnica di uccidere senza lasciare traccia nel corpo, sono i paramilitari colombiani o i consiglieri militari israeliani.
Questo Venerdì ci sarà una "Marcia per il ricordare la lotta  di Vanessa", che terminerà fronte all'ambasciata brasiliana a Tegucigalpa,
Alcune ore dopo aver reso noto la morte di Zepeda, sono stati rapiti e torturati due cameramen di TV Globo. I due lavoratori del canale televisivo, Manuel de Jesus Murillo, 24 anni e Ricardo Vasquez Vasquez, 27 anni, erano già stati minacciati a novembre per il loro eccellente lavoro di giornalisti durante il colpo di Stato militare contro Zelaya.

Panico a Miami




La notizia si sparse a macchia d'olio nelle decine di istituzioni e organizzazioni che condividono "come fette di torta" i soldi stanziati dal governo degli Stati Uniti, attraverso l'USAID, per promuovere quella che loro chiamano ¨il cambiamento o la transizione a Cuba¨, stanno finendo.
Una sorta di SOS è stato lanciato con l'articolo intitolato "In pericolo i fondi per i dissidenti a Cuba", scritto da John O. Tamayo, El Nuevo Herald, del 27 gennaio. L'articolo suggerisce domande le cui risposte ci avvicinano sempre più alla verità: Quanti soldi sono stati spesi, destinato a finanziare i gruppi dissidenti a Cuba? Cosa è cambiato nella politica verso Cuba a questo proposito? Chi hanno il privilegio di ottenere questi fondi?
Difficilmente si verrà a conosienza della reale somma di denaro destinata a promuovere questa politica.
Secondo AP, tra il 1996 e il 1998, l'USAID ha contribuito con 83 milioni di dollari "per sostenere i diritti umani e promuovere il cambiamento democratico sull'isola comunista", ma con il Piano Bush tali cifre sono aumentate vertinogiamente.
Secondo USAID, dal luglio 2007 fino all'inizio del 2009 circa 25 organizzazioni non governative e alcune università americane hanno ricevuto più di 100 milioni di dollari per attuare e sostenere la "transizione democratica" a Cuba, sotto il comando degli Stati Uniti.
Articolo completo, in spagnolo su kaosenlared.net.

"acqua nera" via dall'Irak

Il ministro degli Interni iracheno, Jawad Bolani ha annunciato che il governo irakeno ha deciso di espellere dall'Iraq 250 ex ed attuali dipendenti della Blackwater, oggi Xe Services, precisando che i contractor, informate 3 giorni fa del provvedimento, avranno tempo una settimana per lasciare il paese. 
La decisione segue la sospensione negli Stati Uniti del processo contro cinque ex contractor chiamati a rispondere del massacro compiuto a Baghdad nel 2007 nel corso di una sparatoria costata la vita a 17 iracheni.
Il governo iracheno ha denunciato che le guardie spararono senza provocazione contro i civili in  piazza Nisoor, a Baghdad, mentre la Blackwater dice la sparatoria ha avuto luogo a seguito di un agguato contro uno dei loro convogli.

02/02/10

Honduras - istituzionalizzazione del golpe.

Liberatosi di Zelaya, con il salvacondotto per Santo Domingo, il presidente eletto Porfirio Lobo, in continuità con il governo golpista, ha dichiarato che il suo governo non aderirà a nessun gruppo di paesi che abbia come obiettivo attaccare gli Stati Uniti, alludendo alla relazione che manterrà con l'ALBA, l'Alianza Bolivariana para los Pueblos de nuestra América, organizzazione che non riconosce la sua carica.
Mentre a Hugo Llorens, ambasciatore degli Stati Uniti, ha chiesto aiuto per la rientegrazione dell'Honduras nell'OSE, Organizzazione Stati Americani e per ristabilire le relazioni con la comunità internazionale.
Mentre si aspetta la nomina del nuovo ministro degli esteri, la segreteria delle Relezioni Estere, informò che questa settimana, saranno presentati i nomi dei nuovi ambasciatori e consoli.