Da tutto il mondo è stata organizzata per fine anno la Gaza Freedom March.
Un iniziativa per essere al fianco della popolazione civile palestinese e chiedere la fine dell'assedio a Gaza. Alla marcia hanno dato l'adesione più di 1300 persone tra cui 140 italiani.
Un iniziativa per essere al fianco della popolazione civile palestinese e chiedere la fine dell'assedio a Gaza. Alla marcia hanno dato l'adesione più di 1300 persone tra cui 140 italiani.
Nelle ultime ore, con il pretesto di un aumento delle tensioni sul confine tra Gaza ed
Egitto, il Ministero degli Esteri egiziano ha informato che il
confine di Rafah sarà chiuso nelle prossime settimane e hanno fatto sapere agli organizzatori che non intendono aprire il valico di Rafah per permettere ai partecipanti alla marcia, provenienti da ben 42 paesi, di entrare nella Striscia di Gaza per la Gaza Freedom
March.
Più di mille partecipanti al Gaza Freedom Marchers si sono radunati in Tahrir Square, al Cairo, dopo che le autorità hanno vietato assemblamenti al chiuso, per chiedere il ritiro del divieto.
Stessa difficoltà anche per la carovana Viva Palestina, composta da 150
automezzi, che cercherà anch'essa di raggiungere Gaza, passando però dalla
Giordania, per portare medicinali e solidarietà attiva alla popolazione
assediata della Striscia.
ULTIMA ORA (da www.infopal.it):
All'ambasciata egiziana in Italia: 06 8440191.
All'ambasciata italiana al Cairo: 0020 101994599.
Al consolato d'Egitto a Milano: 02 29518194 o 02 29516360
ULTIMA ORA (da www.infopal.it):
Il Cairo. "Polizia egiziana sequestra pullman attivisti italiani e
francesi e sta impedendo di prendere i taxi per arrivare all'ambasciata
italiana al Cairo".
Gli attivisti chiedono di telefonare alla Farnesina 06 36225. All'ambasciata egiziana in Italia: 06 8440191.
All'ambasciata italiana al Cairo: 0020 101994599.
Al consolato d'Egitto a Milano: 02 29518194 o 02 29516360
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